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Il 20 luglio 2023, il Parlamento lussemburghese ha segnato una tappa importante con l’adozione della Legge di modernizzazione, che ha inaugurato una nuova era per quanto riguarda le licenze commerciali e i regolamenti di stabilimento. Dopo più di un anno di minuziose trattative, il progetto di legge, numero 7989, è stato accolto. Questa legislazione fondamentale, che rivede la legge del 2 settembre 2011 che regola l’accesso alle professioni artigianali e ad alcune libere professioni, pone le basi per un quadro imprenditoriale più contemporaneo.

Pubblicazione e avvio

La Legge di modernizzazione del Lussemburgo è pronta per essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale del Lussemburgo il 28 agosto 2023, con una data di inizio prevista per il 1° settembre 2023. Questa tempistica fa da sfondo a una serie di cambiamenti rivoluzionari che modernizzeranno le procedure di richiesta e introdurranno nuove categorie di licenze commerciali.

Chiarezza sui requisiti della licenza commerciale lussemburghese

La Legge di modernizzazione elimina l’ambiguità affermando esplicitamente che la licenza commerciale è obbligatoria per le persone che svolgono regolarmente attività che rientrano nel campo di applicazione della legge, a differenza di quelle occasionali. È importante notare che questa precisione mantiene la possibilità di combinare più tipi di licenze commerciali, come stabilito dalla Legge di modernizzazione.

Requisiti del titolare della licenza commerciale semplificati

Una revisione significativa è rappresentata dalla semplificazione dei requisiti per i titolari di licenze commerciali. È stato abolito l’obbligo per il manager designato di essere un azionista, un socio o un dipendente della società. Si distingue invece tra persone che svolgono attività a proprio nome e persone che agiscono attraverso una società. Ciò consente una maggiore flessibilità nella nomina dei manager designati, purché rimanga un legame tangibile tra la società e il manager designato.

Migliori condizioni di reputazione professionale

La Legge di modernizzazione pone una rinnovata enfasi sulla reputazione professionale, comprendendo non solo le persone direttamente coinvolte nella gestione quotidiana, ma anche quelle con un’influenza significativa o una partecipazione di maggioranza nella società. In particolare, la legge introduce il concetto di ripetuta mancata pubblicazione di informazioni obbligatorie come fattore di compromissione della reputazione professionale. Specifica inoltre le circostanze interdittive relative al mancato deposito e alla mancata pubblicazione nel registro delle imprese.

Limitazione delle licenze commerciali per le persone fisiche

Secondo la Legge di modernizzazione, una persona fisica non può detenere più di due imprese artigiane, a meno che queste non siano interconnesse o facciano parte dello stesso gruppo aziendale. Tuttavia, esiste un’eccezione per le persone che possiedono direttamente o indirettamente almeno il 25% delle azioni di ciascuna di queste società. Inoltre, la legge mantiene l'”eccezione di gruppo” per alcune attività infragruppo, analogamente alle normative esistenti nel settore finanziario.

Visualizzazione obbligatoria dei codici a barre bidimensionali

Nel tentativo di migliorare la trasparenza, la Legge di modernizzazione introduce l’uso di codici a barre bidimensionali per le licenze commerciali. Questi codici a barre devono essere esposti in modo ben visibile in un luogo accessibile al pubblico presso la sede o il negozio dell’azienda. La mancata osservanza di questo requisito può comportare multe da 25 a 250 euro.

Una seconda possibilità dopo il fallimento

Una disposizione innovativa della Legge di modernizzazione è il principio di una seconda possibilità per le persone e le imprese dopo il fallimento. Ciò consente al Ministro dell’Economia, dopo il parere consultivo della commissione per la seconda opportunità, di concedere una seconda licenza commerciale in circostanze specifiche, come disastri naturali, perdita di clienti preminenti o sfide legate a una pandemia. Questo provvedimento mira a sostenere gli imprenditori che hanno dovuto affrontare difficoltà finanziarie.

Introduzione di nuove categorie di licenze commerciali

Per tenere conto dei recenti sviluppi in vari settori commerciali, la Legge di modernizzazione del Lussemburgo introduce nuove categorie di licenze commerciali. Tra queste, le licenze per i promotori immobiliari e le società che offrono servizi di affitto di spazi di co-working. In particolare, la legge estende i criteri di esclusione a queste professioni, includendo il rispetto degli obblighi di antiriciclaggio e di lotta al finanziamento del terrorismo, nonché gli obblighi di dichiarazione dei redditi.

Nuove circostanze per la revoca della licenza

I titolari di licenze commerciali sono ora obbligati a dichiarare tempestivamente, entro un mese, le variazioni della residenza del gestore o della sede dell’attività. In caso contrario, si rischia il ritiro della licenza commerciale.

Poiché la Legge di modernizzazione si prepara a entrare in vigore il 1° settembre 2023, le imprese e i professionisti attualmente in possesso di licenze commerciali hanno un periodo di due anni per adeguarsi alle sue disposizioni. Questa legislazione di riferimento apre la strada a un ambiente imprenditoriale più dinamico e trasparente in Lussemburgo, allineandosi alle pratiche contemporanee e promuovendo la crescita imprenditoriale.

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